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Intervista a Francesco Modugno

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In questo articolo troverete l’intervista a Francesco Modugno autore emergente che ha esordito con Amganco, libro che ha come tema la fantascienza. Per più informazioni del libro cliccate qua.

Quando hai scritto il libro Amganco?

Il libro è stato scritto durante i numerosi viaggi che ho svolto tra la fine degli anni 2000 e l’inizio degli anni 2010, principalmente durante gli spostamenti in treno o i pernottamenti nelle varie città europee da me visitate.

Leggendo il libro ci sono riferimenti forse voluti alle atmosfere di Dick e alle creature di Lovercraft. Ma da dove hai preso ispirazione per l’opera?

Nonostante sia un grande ammiratore delle opere di Lovecraft, l’ispirazione maggiore proviene in realtà dall’animazione sci-fi giapponese: Gundam e Neon Genesis Evangelion su tutti.

Il tema della ricerca dell’immortalità è presente in tutta la letteratura mondiale, basti pensare al ciclo bretone dove vi è la ricerca del Santo Graal o alle leggende sulla fonte dell’eterna giovinezza. Te come mai hai deciso di scrivere proprio su questo tema?

Il romanzo vuole focalizzare su un concetto proveniente dall’esoterismo pre-cristiano, ovvero quello che considera quale “divinità” l’essere che porta in sé sia la vita eterna, che la conoscenza infinita.
Amganco ruota intorno anche a questa bivalenza.

Il personaggio di Neumann, uno degli scienziati alla base del progetto AMGANCO, è ispirato a John von Neumann ovvero uno degli scienziati che è alla base della creazione dei moderni computer?

               Assolutamente sì, John von Neumann è stato una delle personalità scientifiche preminenti del XX secolo, basti pensare che a lui si devono contributi fondamentali in numerosi campi della conoscenza, non solo a livello d’informatica: mi vengono in mente la teoria degli insiemi, l’analisi funzionale, la topologia, la fisica quantistica, la teoria dei giochi, la fluidodinamica e in molti altri settori della matematica.

All’interno dei miei racconti inserisco sempre diversi tributi a varie personalità, sia del mondo scientifico che di quello artistico. Per esempio alcuni dei personaggi di Amganco portano il nome di musicisti che mi hanno accompagnato durante la scrittura con la loro musica.

Nel libro si può vedere una discussione etica tra natura e tecnologia, ovvero il tentativo di sconfiggere la morte attraverso la scienza. In questo caso quale è la tua opinione?

               Non ho un’opinione precisa riguardo. Il mio scrivere vuole essere anche una ricerca introspettiva alla risposta ad alcune domande che mi pongo da tempo. Risposta che, a volte arriva, a volte necessita di ulteriore speculazione. Per il momento mi viene semplicemente da pensare che la morte sia una parte naturale e per ora inamovibile del ciclo vitale di ogni essere vivente.

La storia si svolge nel XXIII tuttavia vi sono diversi riferimenti alla Terza Guerra Mondiale. Vi sarà mai un prequel dedicato a questi eventi?

               Il prequel potrebbe uscire entro la fine dell’anno o l’inizio dell’anno prossimo, a seconda di come si evolverà l’attuale situazione d’emergenza. Sicuramente in questo romanzo i lettori potranno trovare risposte riguardo a questa e varie altre domande.

Ricollegandomi alla domanda precedente. Scriverai mai un sequel a questo libro visto il finale enigmatico?

               Il sequel è attualmente in fase di realizzazione, ma ora l’attenzione è incentrata sull’uscita del prequel, che molto probabilmente si intitolerà “La guerra del sangue”.

Proprio come Umberto Eco che si inserì in alcune sue opere c’è un personaggio, ovvero Dar kraken, che è chiaramente ispirato a te. Il tuo nome d’arte infatti è proprio Kraken. Come mai hai deciso di inserirti? Da dove deriva il nome Kraken? Solo dal mostro mitologico o ci sono altri motivi?

               Tutti i personaggi dei miei romanzi sono in realtà figure che rappresentano lati di persone incontrate nella mia vita, alcune solo a livello caratteriale, altre sono vere e proprie caricature delle stesse.

Anche io ho voluto mettere dei lati della mia personalità all’interno del romanzo, e non solo sul personaggio del Dottor Dar Kraken. Per me è un modo di farmi conoscere al lettore non solo per quello che scrivo, ma anche per quello che sono.

Allo stesso modo, anche i luoghi dove si svolge la narrazione (a parte quelli radicalmente inventati) sono tutti posti dove ho vissuto parte della mia vita o delle esperienze che mi han lasciato un profondo ricordo.

Nel 2014 è uscito il film Trascendence in cui vi è presente il tema dell’uomo che entra in una macchina per raggiungere l’immortalità e l’onniscienza. Lo hai visto? Ti ha ispirato nella creazione del libro?

               Non ho visto Trascendence ma sicuramente lo andrò a vedere.

L’ispirazione non è chiaramente riferita a quest’opera, essendo Amganco stato scritto anni prima della sua pubblicazione (come la maggior parte delle opere letterarie).

In generale non mi ispiro molto alla fantascienza per scrivere i miei romanzi, proprio per evitare possibili influenze ed emulazioni, o  perlomeno non alla fantascienza letteraria.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Scriverai altri libri slegati dal mondo di Amganco?

               Per ora sto terminando la trilogia di cui Amganco è il volume centrale, ma sicuramente finita quest’opera mi dedicherò a dei volumi slegati da quest’ambientazione.

Grazie mille per questa intervista!

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  • Amganco di Francesco Modugno

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